Vaiolo delle scimmie, lo studio: come prevenirlo nel 58% casi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Vaiolo delle scimmie, lo studio: come prevenirlo nel 58% casi

provetta vaiolo delle scimmie

Lo studio relativo al vaiolo delle scimmie e alla dose di vaccino che aiuterebbe a prevenirlo con un’efficacia del 58%.

Uno studio canadese pubblicato su ‘Bmj‘ ha fatto emergere alcuni dati importantissimi nell’ottica delle prevenzione al contagio del vaiolo della scimmie. Secondo i risultati, una singola dose del vaccino anti-Mpox della danese Bavarian Nordic avrebbe un’efficacia del 58% nel proteggere dall’infezione che sta incutendo timore in tutto il mondo.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

provetta per test sul vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie: lo studio sul vaccino

Come riportato in queste ore da Adnkronos Salute, uno studio canadese pubblicato su ‘Bmj‘ da ricercatori dell’Ices (Institute for Clinical Evaluative Sciences) – Public Health Ontario e del Map Centre for Urban Health Solutions presso il St. Michael’s Hospital di Unity Health Toronto, ha fatto emergere come una singola dose del vaccino anti-Mpox, ovvero del vaiolo delle scimmie, della danese Bavarian Nordic (Modified vaccinia Ankara-Bavarian Nordic, Mva-Bn) ha un’efficacia del 58% nel proteggere dall’infezione sulla quale l’OMS ha nuovamente dichiarato emergenza sanitaria pubblica internazionale.

I test

Secondo quanto si apprende sui dettagli dello studio, sono stati inclusi 3.204 maschi vaccinati con Mva-Bn e altrettanti non vaccinati. Durante il follow-up sono state diagnosticate 21 infezioni da Mpox nel gruppo vaccinato e 50 in quello non vaccinato. Da qui il calcolo dell’efficacia commentato da Sharmistha Mishra, infettivologa di Ices e Map Centre: “L’efficacia stimata di una singola dose di vaccino Mva-Bn contro l’infezione è stata del 58%. I risultati del nostro studio rafforzano le prove esistenti secondo cui una singola dose del vaccino mpox è moderatamente efficace contro l’infezione. Il vaccino dovrebbe essere reso rapidamente disponibile e accessibile alle popolazioni a rischio, considerata l’attuale emergenza sanitaria pubblica”.

Tra gli altri dettagli dello studio, il fatto che siano stati coinvolti uomini adulti. Gli idonei vaccinati sono stati abbinati a non vaccinati confrontabili per età, area di residenza, diagnosi pregresse di Hiv o Ist e altri vaccini non Mva-Bn ricevuti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2024 12:45

Eroico Jon Bon Jovi, salva una donna che voleva buttarsi da un ponte: il video

nl pixel